(Teleborsa) - Il Governo ha deciso di esplorare altre soluzioni per la reindustrializzazione di Termini Imerese, stante la difficoltà finanziarie della Dr Motor dell'imprenditore molisano Massimo Di Risio, che ha chiesto altri 15 giorni per trovare altre garanzie.
Al termine del tavolo tecnico con i sindacati, il Ministro dello Sviluppo economico ha deciso di procedere allo studio di altre alternative. Il tavolo è stato presieduto congiuntamente dal sottosegretario Claudio De Vincenti e dal Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e vi hanno preso parte le organizzazioni sindacali.
Al termine dell'incontro si è deciso di avviate le procedure per individuare altre soluzioni industriali per la riconversione del sito. Se nel frattempo la Dr Motor sarà riuscita a ricapitalizzare, come richiesto dal piano industriale presentato al Ministero, dovrà tempestivamente comunicarlo all'advisor Invitalia.
L'obiettivo è quello di trovare una soluzione diversa, in accordo con le organizzazioni sindacali, entro il termine fissato per la salvaguardia dei 640 esodati.
I commenti dei leader sindacali che hanno partecipato all'incontro sono stati piuttosto duri. Il segretario della Uilm Eros Panicali ha affermato che "si riapre tutto" e che verranno cercate soluzioni a tutto tondo, mentre Gianluca Ficco ha criticato duramente l'operato di Invitalia, auspicando che il Governo questa volta mantenga gli impegni verso gli esodati.
Un parere parzialmente diverso è stato espresso dal segretario della Fismic Roberto Di Maulo, il quale ha ribadito che "l'accordo di dicembre (con Dr Motor) resta valido sino a prova contraria", ma ha sottolineato che la risposta del Governo è insoddisfacente.
Ancor più pessimista il segretario della Fiom Maurizio Landini, il quale ha ammesso "non è andata bene", indicando che non vi sono ancora alternative concrete per Termini.