(Teleborsa) - Cento anni fa nasceva Renato Guttuso, straordinario testimone del nostro tempo e, con le sue opere, ma anche con i suoi scritti, ha cercato di rappresentare la condizione umana con le sue sofferenze, i suoi miti, le sue passioni.
Roma lo ricorda con una mostra allestita, da oggi fino a febbraio, nel complesso del Vittoriano. "Se Guttuso fosse tra noi, con la sua bella voce da baritono avrebbe incantato tutti". Così lo ricorda Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo del pittore e curatore della mostra insieme a Enrico Crispolti.
In esposizione cento dipinti che documentano l’attività artistica di uno dei protagonisti della scena culturale italiana ed europea del XX secolo.
La mostra ricostruisce l’intero percorso artistico, intellettuale e morale del pittore siciliano e costituisce la prima grande antologica che Roma, la città nella quale Renato Guttuso visse per oltre cinquant’anni, gli dedica.