(Teleborsa) - E' scontro alla Camera sul decreto anti corruzione, per il parere contrario del PdL, che si è trovato nuovamente in disaccordo con il PD. L'ago della bilancia sono stati FLI ed IdV che hanno votato a favore di un emendamento voluto dal PD, che raddoppia le pene minime per il reato di corruzione per atti contrari al dovere d'ufficio.
Nel corso del pomeriggio si è parlato anche di ostruzionismo del PdL, che ha avviato una lunga serie di interventi, che hanno tardato i lavori. I deputati PdL si sono difesi, respingendo l'ipotesi di ostruzionismo e ribadendo la necessità di calibrare minimi e massimi di pena per consentire una gradualità.
La scena vista oggi non è nuova, perché due giorni fa si era ripetuta la stessa sequenza sul falso in bilancio, il cui reato adesso è stato reintrodotto. Ieri, PD, IDV e Terzo Polo si sono trovati nuovamente a far fronte unito contro il PdL che ha votato a sfavore.
La conclusione? Sembra che stia emergendo più di qualche incrinatura in seno alla maggioranza che sostiene l'attuale Governo, tanto che il vertice di questa sera è stato cancellato.