(Teleborsa) - Il movimento jihadista dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, l'ISIL, che con le sue armate islamiste ha preso possesso di un'ampia fetta settentrionale dello stato Iracheno e
dichiarato un califfato, dopo aver imposto alle famiglie di
concedere le loro figlie vergini ai miliziani conquistatori, ha emanato un altro editto con il quale, di fatto, si reintroduce l'orribile pratica dell'
infibulazione per tutte le donne dei territori conquistati. L'ordine arriva direttamente dal leader dell'ISIL
Abu Bakr al-Bagdadi.
"E' una notizia agghiacciante", commenta la scrittrice marocchina
Souad Sbai, che aggiunge "E' un crimine contro l'umanità. Dopo le lapidazioni di due donne, adesso l'orrenda e disumana volontà di infibulare tutte le donne irachene. In Europa nessuno ha notizia di questo, ma i media arabi e le associazioni di donne arabe ne parlano in maniera preoccupata. La comunità internazionale non può rimanere a guardare che si compia questo crimine orrendo contro l'umanità".
Un altro editto emanato dall'ISIL prevede, poi, il
ritorno alla segregazione dei sessi nelle università del paese.