(Teleborsa) - Forse non sarà eletto Presidente della FIGC, ma una cosa è certa:
Carlo Tavecchio si è guadagnato la notorietà anche fuori dei confini tricolori, giungendo fino alla sede della FIFA di Zurigo.
Il candidato alla massima carica della Federazione Italiana Gioco Calcio assieme a Demetrio Albertini è in queste ore nella bufera dopo aver detto, in occasione dell'assemblea della Lega Dilettanti di cui è Presidente, che certi giocatori prima di venire in Italia "mangiavano banane".
La frase, diventata virale sul web, ha scatenato un vespaio di polemiche. Molti
club di calcio (Fiorentina, Cesena e Samdporia) hanno tolto il proprio appoggio a Tavecchio mentre la
FIFA (Fédération Internationale de Football Association) ha inviato una lettera alla FIGC chiedendo di indagare in tal senso e poi rendere conto.
Ad ogni modo, il diretto interessato ha dichiarato che andrà avanti con la sua candidatura perché
ha l'appoggio delle Leghe. Quanto alla frase razzista, Tavecchio si augura che la sensibilità dimostrata dall'opinione pubblica possa essere il punto di partenza per un "capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci come da tempo ho realizzato nell'ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999".
Non tutti si sono scagliati contro Tavecchio, però:
Joseph Minala, centrocampista camerunense della Lazio, ha dichiarato: "Se devo qualcosa a qualcuno è proprio a Carlo Tavecchio. Io so cosa significa venire dall'Africa con la speranza di diventare un grande calciatore. So cosa significa essere abbandonato a una stazione da un procuratore senza scrupoli con tante false promesse. Francamente non mi sento offeso dalle sue parole".
Intanto cresce l'attesa per l'
Assemblea elettiva della FIGC, indetta per il prossimo
11 agosto.