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Banca centrale svizzera, invariata la politica monetaria espansiva

Tasso guida mantenuto a a -0,75%, il più basso al mondo

Finanza
Banca centrale svizzera, invariata la politica monetaria espansiva
(Teleborsa) - La Banca nazionale svizzera (BNS) lascia invariata la propria politica monetaria espansiva per stabilizzare l'evoluzione dell'economia e dei prezzi, in quanto la pandemia continua a pregiudicare significativamente l'andamento economico. Lo ha comunicato la stessa banca centrale al termine dell'esame trimestrale della situazione economica e monetaria.

La Banca nazionale mantiene a -0,75% il tasso guida (il più basso al mondo) e il tasso di interesse sugli averi a vista detenuti sui suoi conti e, a fronte di una valutazione del franco che "permane elevata, nonostante il recente indebolimento", ribadisce "la disponibilità a intervenire all'occorrenza sul mercato dei cambi". Le indicazioni diffuse dalla banca centrale guidata da Thomas Jordan non sono state una sorpresa: gli esperti erano unanimi nel ritenere che la BNS non avrebbe cambiato rotta.

Se la nuova previsione di inflazione presenta per l'anno in corso e per il 2022 valori superiori rispetto a quella formulata in dicembre (a causa dei maggiori prezzi petroliferi e alla perdita di forza del franco), sull'orizzonte temporale di due e più anni la previsione di inflazione è pressoché invariata rispetto a quella di dicembre. La banca centrale prevede ora i prezzi in aumento dello 0,2% nel 2021, dello 0,4% nel 2022 e dello 0,5% nel 2023.

Per quanto riguarda le previsioni di crescita del Paese, lo scenario di base della Banca nazionale parte dal presupposto che le misure di contenimento in Svizzera saranno ulteriormente allentate nei mesi a venire e che successivamente la situazione pandemica non si riacutizzerà e non vi sarà un ritorno a restrizioni più severe. Per il 2021 si aspetta quindi una crescita del PIL al 2,5%-3%, con l'attività che dovrebbe dunque riportarsi al livello precrisi nella seconda metà dell'anno.
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