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Consob, Savona: "Ricevute per bloccare Borsa. Nessun ritardo intervento"

Finanza
Consob, Savona: "Ricevute per bloccare Borsa. Nessun ritardo intervento"
(Teleborsa) - Il Presidente della Consob Paolo Savona conferma di aver ricevuto "forti pressioni" per chiudere la Borsa, anche da parte di grandi imprese, durante la tempesta finanziaria che si è scatenata a marzo, nella fase più acuta della pandemia. Lo ha detto in una audizione davanti alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.

La Consob - ha chiarito - "non può bloccare le negoziazioni per motivi di carattere economico" ed una Borsa chiusa determina "conseguenze negative soprattutto per i piccoli risparmiatori".

Savona ha rimarcato che non c'è stato "nessun ritardo" di intervento della Consob, ricordando che l'autorità di vigilanza ha agito prontamente "la sera stessa in cui si è verificato il forte calo dei titoli", vietando le vendite allo scoperto. Un provvedimento seguito da altri due in questa direzione.

Il Presidente della Consob ha parlato anche dell'estensione del Golden Power, affermando che il governo dovrebbe indicare una lista delle società considerate "strategiche", in base alla quale l'Autorità potrebbe monitorarne l'andamento in Borsa e l'azionariato.

Parlando dei conti pubblici, Savona ha affermato che "il sistema non è a rischio." e che l'ammontare dei risparmi sono più che sufficienti per affrontare la grave crisi.
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