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BCE, mercato immobiliare più reattivo con bassi tassi d'interesse

Economia, Finanza
BCE, mercato immobiliare più reattivo con bassi tassi d'interesse
(Teleborsa) - I tassi sui mutui nell'Area Euro sono aumentati in modo significativo dall'inizio del 2022, dopo aver raggiunto il minimo storico dell'1,3% a fine 2021, nonostante la dinamicità del mercato immobiliare, caratterizzato da un aumento degli investimenti immobiliari (+6%) e dei prezzi delle abitazioni (+10%), che si attestano al top dal 1991. E' quanto emerge da uno studio della BCE che rivela le correlazioni fra la variazione dei tassi sui mutui ed il mercato immobiliare (compravendite e prezzi).

L'evidenza empirica - sottolinea lo studio - suggerisce che il mercato immobiliare è molto sensibile ai tassi sui mutui e che un aumento di 1 punto percentuale del tasso di interesse comporta, a parità di condizioni, un calo dei prezzi delle abitazioni di circa il 5% ed una riduzione degli investimenti immobiliari dell'8% dopo circa due anni.

L'impatto dell'aumento dei tassi sui prezzi delle case e sugli investimenti immobiliari, tuttavia, è maggiore in un contesto di bassi tassi di interesse. In particolare si stima che, in un contesto di tassi di interesse bassi, un aumento del tasso ipotecario di 1 punto percentuale si traduce in un calo dei prezzi delle case del 9% e degli investimenti immobiliari de l 15% dopo circa due anni e dunque circa il doppio di quanto suggerisce il modello base.

L'andamento del mercato immobiliare risente però anche di altri fattori di natura strutturale. Ad esempio, a seguito della pandemia di COVID-19, le famiglie sembrano attribuire maggior valore a proprietà più spaziose che consentano alle persone di lavorare da casa ed in luoghi più attraenti rispetto all'ufficio. I sondaggi hanno evidenziato aumenti dei prezzi più elevati dopo la pandemia di COVID-19 per la tipologia di case unifamiliari ed al di fuori dalle capitali e la percentuale della popolazione che vive in case unifamiliari è aumentata nel 2020.

I cambiamenti nelle preferenze abitative indotti dalla pandemia potrebbero dunque contrastare l'aumento dei tassi ipotecari e spiegare parte della resilienza osservata dal mercato immobiliare nell'Area Euro.
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