(Teleborsa) -
Chiusura debole per le borse asiatiche, soprattutto per la borsa di Tokyo, dove hanno pesato il forte apprezzamento dello yen sul dollaro ed il
dato deludente sugli ordini di macchinari. Dati deboli sono giunti anche dalla Cina, dove l'inflazione si conferma stagnante.
In primo piano resta anche il
petrolio, che torna a scendere, in vista del vicino vertice dei produttori OPEC a metà aprile.
L'indice
Nikkei ha limato lo 0,44% a 15.751 punti, mentre il Topix ha perso lo 0,66% a 992 punti. Chiude fiacca
Seul con un decremento dello 0,09%.
Ottima giornata per le borse cinesi, grazie ai
dati migliori delle attese sull'inflazione:
Shanghai avanza dell'1,75% e Shenzhen guadagna il 2,1%. In rialzo anche Taiwan che guadagna lo 0,25%
Fra gli altri mercati che chiuderanno più tardi le contrattazioni, tiene solo
Hong Kong che recupera lo 0,49%, mentre
Mumbay viaggia sulla parità,
Singapore cede lo 0,15%,
Bangkok lo 0,13%,
Kuala Lumpur lo 0,27%,
Jakarta lo 0,99% e
Sydney lo 0,1%.