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Oggi è il giorno della Fed: Rialzo tassi rimandato a tempi migliori?

Le attese degli analisti per stasera sono per un nulla di fatto da parte della Fed, con il costo del denaro confermato allo 0,25-0,50%, livello cui fu portato a dicembre

Economia
Oggi è il giorno della Fed: Rialzo tassi rimandato a tempi migliori?
(Teleborsa) - Giornata dedicata alla Fed, o meglio alla riunione di politica monetaria che dovrà decidere se proseguire con un graduale rialzo dei tassi o attendere che siano passate le turbolenze sui mercati internazionali e si siano stabilizzati i prezzi delle commodities.

Dal Beige Book diffuso ad inizio mese è emerso che l'economia statunitense si conferma in buono stato di salute, anche se con molte differenza a seconda degli Stati e dei settori. In particolare il comparto manifatturiero continua a soffrire per il dollaro forte, la debole domanda del settore energetico ed il rallentamento dell'economia globale.
Molto meglio il mercato del lavoro, che continua a migliorare anche se la crescita dei salari "varia in modo considerevole" tra i vari Distretti.
Quanto ai prezzi al consumo, nessun Distretto ha lamentato pressioni inflazionistiche tali da spingere la Fed ad intervenire. Il tasso, infatti, resta ancora lontano dal target del 2% di lungo periodo.

Intanto si continua a parlare di tassi negativi, specialmente dopo le maxi misure di stimolo all'economia varate dalla BCE. In particolare il numero due della Fed, Stanley Fischer, ha escluso che i tassi possano essere portati in negativo in USA, specificando però che le esperienze della BCE e della Bank of Japan hanno funzionato meglio di quanto atteso e non sono la causa del deprezzamento delle valute.

Fischer ha però ammesso che potrebbero esservi periodi più frequenti di tassi vicini allo zero ed ha difeso l'efficacia delle misure di stimolo - tassi e QE - contro lo scetticismo manifestato da più parti sull'efficacia di tali strumenti.

Le attese degli analisti per stasera sono per un nulla di fatto da parte della Fed, con il costo del denaro confermato allo 0,25-0,50%, livello cui fu portato a dicembre (primo rialzo dei tassi da giugno 2006).


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