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USA, Challenger: in calo i licenziamenti a febbraio, ai minimi dal 1997

Economia, Macroeconomia
USA, Challenger: in calo i licenziamenti a febbraio, ai minimi dal 1997
(Teleborsa) - Si registra una diminuzione dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2022. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 15.245 posti di lavoro. Il dato rivela un calo del 20% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 19.064 licenziamenti, e un decremento del 56% rispetto ai 34.531 dello stesso periodo del 2021. "Gli ultimi numeri forniscono ulteriori prove del fatto che la creazione di posti di lavoro è forte e che i datori di lavoro continuano a mantenere salda la propria forza lavoro. L'abbandono del mercato del lavoro deriva dalle dimissioni", ha affermato Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.

Nei primi due mesi dell'anno, i datori di lavoro hanno annunciato 34.309 tagli, in calo del 70% rispetto ai 114.083 tagli annunciati fino a febbraio 2021. Febbraio 2022 è il dato più basso dal giugno 1997, quando sono stati registrati 15.091 tagli. Il totale di gennaio-febbraio è il più basso da quando l'azienda ha iniziato a monitorare i tagli di posti di lavoro nel 1993.

Oltre un terzo dei tagli di febbraio è dovuto alle condizioni di mercato: per questo motivo sono stati tagliati 5.558 posti di lavoro. Altri 4.671 tagli sono stati causati dalla chiusura di negozi, unità o impianti, mentre 1.430 tagli sono stati causati dal rifiuto dei lavoratori di vaccinarsi. Da giugno 2021, i datori di lavoro hanno annunciato 14.821 tagli a causa del rifiuto del vaccino. Per il terzo mese consecutivo, il settore Health Care ha annunciato il maggior numero di tagli di posti di lavoro con 3.875 a febbraio. Il settore governativo ha registrato il secondo maggior numero di tagli a febbraio con 3.010, seguito da Entertainment/Leisure con 1.032.



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