(Teleborsa) -
Tutto da rifare per le norme inserite in manovra su auto aziendali e plastic tax.
A dirlo è, nel primo caso, il premier
Giuseppe Conte. "Sulle auto aziendali
dobbiamo fare ammenda: con umiltà ci siamo messi al lavoro per rimodulare la misura fino a svuotarne l'effetto negativo che potrebbe avere sul sistema produttivo", ha dichiarato alla conferenza Aci.
Il governo starebbe dunque lavorando per
abolire la norma sulle auto aziendali in fringe benefit e sostituirla con una
politica di incentivi per veicoli non inquinanti.
Non solo. L'esecutivo è al lavoro anche per
dimezzare la plastic tax, imposta mal vista dal comparto produttivo italiano che di recente l'ha bocciata
chiedendo all'esecutivo di eliminarla.
Secondo fonti governative, si starebbe andato verso il
dimezzamento della tassa e un ampliamento dei prodotti esentati dal nuovo prelievo: ad essere
esclusi dovrebbero essere non solo i
prodotti compostabili ma anche
quelli con una parte riciclata. La misura, contenuta nella legge di bilancio, sarà rivista nel corso dell'esame parlamentare e il governo ha già più volte assicurato che è pronta a modificarla.
La conferma arriva dal ministro dello Sviluppo economico,
Stefano Patuanelli, in audizione in commissione Industria al Senato.
"Inizialmente la plastic tax era prevista al primo gennaio.
Ho chiesto esplicitamente che fosse traslata almeno di sei mesi e visto che comunque incide probabilmente in modo troppo rapido sul nostro sistema produttivo
la rimoduliamo per allungarla nel tempo e limitarne l'introduzione nel primo periodo ad alcuni specifici prodotti che sono fortemente impattanti sull'ambiente e che riguardano per esempio le plastiche non riciclabili", ha dichiarato Patuanelli.