Facebook Pixel
Milano 18-mar
33.940,96 0,00%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 +0,99%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 18-mar
7.722,55 -0,06%
Francoforte 18-mar
17.932,68 -0,02%

Basta poco per essere furbi...



"...Basta pensare che sono tutti deficienti". Faccio il verso ad una canzone di Vasco Rossi per richiamare l'attenzione su quanto sta accadendo sui mercati azionari.
C'è qualcuno che fa il furbetto a spese della difficoltà a capire dei risparmiatori che, dopo una buona parte del rialzo di borsa espresso dall'inizio di marzo, si aggregano in scia agli istituzionali alimentando il fuoco del rialzo di borsa estivo, in barba alla stagionalità e alla ciclicità che in altri periodi ha sempre visto i mercati azionari soccombere alla volontà di maggiori riscatti.
Facciamo un po' di ordine...! Dopo 18 anni di bull market strutturale dove, chi più e chi meno, i mercati azionari mondiali hanno performato in modo brillante ed assorbito in modo egregio eventi esterni a fortissimo impatto (vedi Torri Gemelle), una fisiologica correzione era dovuta.
La statistica segnala che storicamente dopo un bull market strutturale sono necessari più o meno 5/6 anni per riportare "sulla terra" gli investitori e ricondurli a più miti guadagni sugli investimenti azionari. Così è stato e così sempre sarà.
La sfortuna ha voluto però che questa fisiologica correzione, innescata nell'estate 2007, incappasse in una crisi sistemica senza precedenti, laddove l'architettura dei mercati finanziari nel suo complesso non è stata in grado di reggere l'urto del "panic selling". Un panic selling generato da una fuga in massa dall'investimento azionario che oltre a non riflettere più valori coerenti con l'economia sottostante (e questo ci può anche stare) ha provocato un effetto domino con effetti dirompenti sulla base dell'economia stessa che sono le imprese.

Altri Editoriali
```