Facebook Pixel
Milano 10:27
33.965,09 +0,07%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 0,00%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 10:27
7.717,45 -0,07%
Francoforte 10:27
17.961,76 +0,16%

Il sogno a occhi aperti di una finanza senza fine


La chiavi di lettura sono tante, ma se si pensa alla crisi attuale come una crisi di liquidità, l'unica speranza per uscirne sarebbe quella di aumentarla e a forza di "quantitative easing" o immissione di liquidità nel sistema da parte della BCE a tassi ridicoli non è detto che questo non riesca. A forza di immettere liquidità laddove ne è venuta improvvisamente a mancare, si potrebbe anche reinnescare il ciclo finanziario banca-impresa per far ripartire le attività produttive, oppure incoraggiare, chi ne detiene, a tornare a spendere, così da far riprendere quota a investimenti, consumi ed export.

Si potrebbe anche pensare ad una sorta di autoreferenzialità basata su dichiarazioni di ottimismo e di effetti virtuosi, nonché di politiche espansive in itinere, ma è altrettanto vero che il ripristino di un veloce stato espansivo, favorirebbe improvvise pressioni inflazionistiche con riverberi negativi sulla contrattualità lavorativa.

E, dato che ci siamo, si potrebbero anche considerare gli effetti benefici di una diversa migrazione delle risorse messe a disposizione verso i mercati finanziari, che salirebbero, liberando l'inflazione dall'infausto, fisiologico, obbligo di lievitare. Aumenterebbero così le rendite, più dei salari e dei profitti, incoraggiando una più ampia diffusione degli investimenti e dei sistemi pensionistici, generando democraticamente un allargamento della base della ricchezza finanziaria a portata di tutti.

Un elisir di lunga vita ricreato dal nulla a patto che tutto vada per il verso giusto e che nemmeno un granello di sabbia si insinui in questo complicato meccanismo. Un elisir di lunga vita, dicevamo, una fase onirica destinata a durare fino a quando la sonora bastonata del debito "mai estinto" ci farà stramazzare al suolo in piena crisi di astinenza e, a meno che non si ripensi radicalmente il modo di fare finanza, saremo costretti a vivere il drammatico dilemma tra fuga dalla realtà e doloroso realismo e comunque vada sarà un problema.
Altri Editoriali
```