(Teleborsa) - Sarà Mario Monti il nuovo Presidente del Consiglio incaricato di formare un nuovo Governo tecnocratico.
L'atteso annuncio è arrivato ieri dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha parlato di necessità di "scelte urgenti" di consolidamento della situazione finanziaria del Paese e di miglioramento delle prospettive di crescita economica e di equità sociale.
Scelte urgenti che derivano dalla gravità della crisi finanziaria e dei pericoli di regressione economica dinanzi a cui si trovano l'Italia e l'Europa: "La particolare fragilità del nostro paese sta nell'altissimo debito pubblico accumulato nel passato. E' un peso che - visto il fortissimo rialzo degli interessi sui nostri Buoni del Tesoro e il ristagnare dell'attività economica - rischia di mettere a dura prova l'impegno dello Stato", ha affermato il Capo dello Stato, che incalza: "Da domani alla fine di aprile verranno a scadenza quasi duecento miliardi di Euro di Buoni del Tesoro e bisognerà rinnovarli collocandoli sul mercato. Tentare in questo momento di evitare un precipitoso ricorso a elezioni anticipate e quindi un vuoto di governo, è un'esigenza su cui dovrebbero concordare tutte le forze politiche e sociali preoccupate delle sorti del Paese".
"E' giunto - ha concluso il Presidente - il momento della prova, il momento del massimo senso di responsabilità.
Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. E' ora di ristabilire un clima di maggiore serenità e reciproco rispetto. Operiamo tutti, nei prossimi mesi, per il bene comune, facendo uscire il paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria. Questo, credo, è ciò che l'Italia si augura".
Il testimone passa dunque a Monti, che dovrà creare un Esecutivo "aperto al sostegno e alla collaborazione da parte sia dello schieramento uscito vincente dalle elezioni del 2008 sia delle forze collocatesi all'opposizione", come precisa Napolitano, aggiungendo a chiare lettere che non si tratta di operare nessun ribaltamento del risultato delle elezioni del 2008. Anche perché il professore è una "personalità indipendente, rimasta sempre estranea alla mischia politica, e al tempo stesso dotata di competenze ed esperienze che ne fanno una figura altamente conosciuta e rispettata in Europa e nei più larghi ambienti internazionali".
Il neoeletto Senatore ha commentato l'incarico con parole asciutte, parlando di sforzi per riprendere cammino e crescita e per dare ai figli un "futuro concreto di dignità e speranza". Si attendono ora i nomi dei nuovi Ministri, che verranno scelti attraverso "consultazioni scrupolose", ha precisato Monti aggiungendo che tutti i nomi fatti ad ora sono "voci di pura fantasia". Solo oggi inizieranno le consultazioni con i partiti.
Intanto Berlusconi in un videomessaggio ha parlato di dimissioni come atto generoso per evitare le speculazioni, ricordando di non essere mai stato sfiduciato e affermando: "non mi arrendo". Il Presidente del Consiglio uscente ha promesso collaborazione per dare subito all'Italia un Governo tecnico. Cosa ne pensa la stampa internazionale di tutto ciò? La stima verso l'ex membro della Commissione europea non è assolutamente un mistero: sono ormai giorni che il nome di Mario Monti rimbalza sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Per il Financial Times, che solo sette giorni fa implorava Berlusocni di dimettersi "in nome di Dio", il nuovo Premier dovrà "riparare il motore inceppato" della Nazione, mentre il Wall Street Journal premette subito che il compito del noto economista sarà molto difficile, perché dovrà tagliare il pesante debito domestico spingendo contemporaneamente sulla crescita.
Com'è ormai prassi, comunque, il vero test di fiducia arriverà dai mercati finanziari. L'esordio dell'azionario parla da solo. Bisogna attendere ora l'asta di titoli di Stato prevista per questa mattina.