(Teleborsa) - Anche l'Asia sconta la fase di passione che sta vivendo l'Eurozona, a causa dell'incertezza sulla possibile formazione di un Governo tecnico in Grecia e della sordità della Cancelliera tedesca Angela Merkel agli appelli su misure per la crescita. A peggiorare la situazione è intervenuto l'ennesimo declassamento di Moody's su 26 banche italiane.
Anche l'Europa e Wall Street, ieri, hanno scontato questi fattori, che hanno portato anche ad un pesante deprezzamento dell'euro e ad una nuova impennata degli spread dei bond sovrani della periferia europea.
A Tokyo hanno fatto molto male i titoli dei grandi esportatori, in particolare la tecnologia e le auto. L'indice Nikkei ha perso così lo 0,80% a 8901,71 punti, mentre il Topix ha lasciato sul terreno l'1,27% a 747,10 punti.
Tra le altre borse asiatiche Seul ha terminato in calo dello 0,32%, mentre Taiwan ha guadagnato lo 0,25%. Contrastate anche le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con Hong Kong che recupera lo 0,49%, Mumbay lo 0,38% e Singapore il 3,85%, mentre Kuala Lampur cede lo 0,86%, Jakarta lo 0,98% e Shangai lo 0,75%.