(Teleborsa) - Il recente scandalo della manipolazione del Libor da parte di Barclays, che potrebbe essere 'sconfinato' in Italia - come si evince dal blitz della Procura di Trani nella sede milanese della banca britannica - solleva una questione fondamentale: la manipolazione di questo tasso e del suo gemello Euribor può avere ricadute reali sui comuni cittadini?
Prima di tutto, bisogna spiegare cosa sono Libor ed Euribor.
Il
Libor, o meglio London interbank offer rate, è un tasso interbancario europeo con il quale le banche si concedono prestiti tra loro, spesso dopo la chiusura dei mercati. Tale tasso è un indice di costo del denaro a breve termine, utilizzato per molte operazioni finanziarie in valute diverse dall’euro, come ad esempio mutui, finanziamenti in genere, roll over su operazioni in valute.
Per operazioni finanziarie in Euro, il tasso di riferimento utilizzato è l’
Euribor o meglio Europe interbank offer rate con scadenze una, due e tre settimane e da uno a dodici mesi.
Tale tasso viene fissato giornalmente dalla European Banking Federation (EBF), facendo una media dei tassi di deposito interbancario delle più importanti 50 banche europee.
L’Euribor è sempre utilizzato come tasso per calcolare gli interessi su mutui a tasso variabile. Di solito le banche italiane utilizzano l’Euribor a tre mesi e alcune volte l’Euribor a 1 mese che è generalmente più basso. All’Euribor, la banca aggiunge uno spread, che costituisce il proprio profitto sul mutuo erogato al cliente finale.
Per essere più precisi, per il calcolo della rata del mutuo che di solito è mensile, allo spread viene aggiunta la media mensile dell’Euribor utilizzato e non l’Euribor rilevato il singolo giorno, magari a fine mese.
Lo scandalo riguardante le manipolazioni dei tassi Libor ed Euribor che coinvolge alcuni importanti istituti di credito europeo
può sicuramente procurare un danno ad alcune banche e favorire in termini di profitto altre. Potrebbe procurare un danno a tutti quegli operatori istituzionali che prendono posizione sul mercato dei cambi o sul mercato delle materie prime, obbligazionario e azionario, utilizzando leve finanziarie consistenti.
Al contrario,
è molto difficile procurare un danno al normale cittadino che ha acceso un mutuo a tasso variabile per acquistare la prima casa, visto che il tasso Euribor utilizzato è una media mensile. Inoltre piccole variazioni del tasso Euribor dell’ordine di 0,001% hanno un effetto quasi nullo sulla rata mensile di un mutuo.