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Nagel indagato per presunto patto con i Ligresti

Economia
Nagel indagato per presunto patto con i Ligresti
(Teleborsa) - L'amministratore delegato di Mediobanca "Alberto Nagel conferma di non aver stipulato alcun accordo o patto con la famiglia Ligresti per l'integrazione tra Unipol-Premafin". E' così che in una nota diramata da Mediobanca, il numero uno dell'istituto di credito precisa la sua posizione e si difende dalle accuse di ostacolo all'attività degli organi di vigilanza su cui la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per un presunto patto segreto siglato lo scorso 17 maggio tra Nagel e Salvatore Ligresti.

Ieri Nagel, sentito dalla Procura di Milano ha ribadito che il presunto patto sarebbe soltanto un foglio senza valore, su cui il CEO di Mediobanca avrebbe siglato soltanto per "presa di conoscenza la fotocopia di un foglio scritto da Jonella Ligresti "che riportava un elenco di desiderata della famiglia Ligresti."

Nagel avrebbe siglato il foglio "su richiesta di Jonella Ligresti" e sul quel foglio erano segnate domande "in parte note e non destinate a Mediobanca, che non è parte di alcun accordo con la famiglia in questione, né quindi impegnative per l'Istituto", chiarisce Nagel nella nota.

La lista "tenuto conto anche della risposta della Consob al quesito di Unipol del 24 maggio 2012", con cui la Commissione ha chiesto di non concedere favori ai Ligresti, "non si è mai tradotto in alcuna ipotesi di accordo con Mediobanca, Unicredit o Unipol Gruppo Finanziario".

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