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Ilva assassina: +12% di decessi per tumori. Clini: "dati manipolati"

Ambiente, Salute e benessere
Ilva assassina: +12% di decessi per tumori. Clini: "dati manipolati"
(Teleborsa) - Che Taranto e dintorni fossero già da tempo stati inseriti nell'elenco dei siti ad elevato rischio ambientale, è cosa nota. L'Ilva, con le sue aree a caldo, è lì a due passi, grande essa stessa come una città.
Ma adesso che cominciano a circolare con maggiore frequenza studi specifici su malattie e tassi di mortalità dell'area attorno allo stabilimento pugliese, il timore diventa quasi certezza.

L'ultima ricerca, pubblicata sulla rivista dell'Associazione italiana di epidemiologia, dipinge un quadro tragico. Nel cosiddetto "triangolo dei veleni", ovvero nelle zone più vicine all'Ilva, è stato registrato un tasso di mortalità in aumento tra l'8 e il 27%. I tumori maligni sono il 5-42% in più, le malattie cardiovascolari segnano invece un incremento del 10-28%, quelle respiratorie dell'8-64%.

A questi dati si aggiungono quelli del progetto 'Sentieri' dell'Istituto Superiore della Sanità, forniti dal Presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, e dal Presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti.
Nel periodo 2003-2008, spiegano, nei comuni di Taranto e Statte c'è stato un aumento dei decessi del 10% per tutte le cause, e del 12% per tuti i tumori. I tumori del fegato e dei polmoni sono cresciuti del 24%, il linfomi del 38%, i mesoteliomi addirittura del 306%. Il dato più preoccupante è quello sui bambini, per i quali si registra un +35% di decessi sotto un anno di età per tutte le cause e un +71% di mortalità prenatale.

"Questi sono i dati dell'aggiornamento che il Ministro Balduzzi non ha voluto comunicare perché diceva che erano in fase di elaborazione. È falso perché questi dati sono stati elaborati, stampati e comunicati alla Procura il 30 marzo di quest'anno", spiega Marescotti.

Ma il titolare alla Salute, Balduzzi, non ci sta, ribadendo all'ANSA che i dati del progetto Sentieri sono provvisori e saranno completati nelle prossime settimane e aggiungendo che entro metà ottobre arriveranno anche i nuovi dati su monitoraggio biologico degli allevatori e inquinamento dei mitili.

E non ci sta nemmeno il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che ha confermato a 'Radio Anch'io', su Radio 1, l'intenzione di querelare Bonelli dopo la diffusione dei dati dell'Iss. Che, spiega, sono stati "manipolati con spregiudicatezza" e comunque vanno trattati con cautela perché in una zona come quella di Taranto, che ha avuto cinquant'anni di industrializzazione sviluppatasi quasi in assenza di regole ambientali, "è assolutamente atteso che ci sia un eccesso di patologie legate all'inquinamento".
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