(Teleborsa) - La rappresentazione delle banche italiane contenuta nel Rapporto del Fondo Monetario Internazionale sulla Stabilità finanziaria (Global Financial Stability Report - GFSR), pubblicato di recente, "non è esatta" perché gli Istituti di credito tricolore sono "solidi".
L'Associazione Bancaria Italiana non ci sta a vedere sminuite le banche da essa rappresentate, e così il Presidente Giuseppe Mussari invia una lettera al Fondo, sottolineando gli aspetti del Rapporto che possono dare origine a fraintendimenti sul reale stato di salute delle banche italiane.
In primo luogo, spiega, "il confronto tra dati aggregati dei principali Paesi europei e dei Paesi periferici, con l'Italia inclusa in questo cluster, non rende il reale andamento delle variabili osservate. Di qui possibili conclusioni semplicistiche e sbagliate circa il confronto della situazione dell'Italia e delle sue banche e di quella di altri Paesi periferici".
Il Report non specifica, per esempio, che in Italia il credito alla clientela privata è cresciuto del 5% circa. Inoltre, i dati che valutano la qualità del credito delle banche confrontando i dati disponibili sui Non Performing Loans (crediti deteriorati) in tutta Europa soffrono di carenze significative e non sono completamente comparabili visto che per il momento, non esistono regole e prassi comuni in Europa nella definizione dei crediti deteriorati.