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Fiat ora punta sull'Italia. Poi la fusione con Chrysler

Economia
Fiat ora punta sull'Italia. Poi la fusione con Chrysler
(Teleborsa) - Fiat comincerà a investire a Melfi entro l'anno. Parola di Sergio Marchionne.

Così, l'amministratore delegato del Lingotto, in un'intervista a Il Corriere della Sera, rassicura sugli investimenti della casa automobilistica tornese nel nostro Paese, precisando che "Fiat resterà ed investirà in Italia con la prospettiva di fondersi con la Chrysler nel 2014-2015".

"Se la Fiat avesse scelto di andarsene, ha spiegato l'AD, l'impatto sociale forse si sarebbe potuto gestire, quello sull'immagine dell'Italia a livello internazionale no. Il più grande gruppo industriale del Paese che lascia? Sarebbe stato devastante. Credo nell'Italia, quella di Mario Monti, quella che vuole cambiare e quindi prima investo qui per andare a fare concorrenza ai tedeschi poi la fusione Fiat-Chrysler. Diciamo 2014-2015. Tutto insieme non lo posso fare".

Marchionne ha confermato, poi, che presto partirà Melfi: "La prossima settimana ci vanno i nostri tecnici. Entro l'anno cominceremo a spendere i primi soldi" per realizzare i mini Suv che inizialmente erano previsti a Mirafiori. "Perché da due i modelli sono diventati tre. A Mirafiori l'impianto non sarebbe bastato. E poi è quello con i maggiori costi strutturali".
Quanto alla decisione di mettere in mobilità 19 lavoratori di Pomigliano per far posto agli iscritti della Fiom reintegrati dal giudice, il numero uno del Lingotto, la definisce 'totalmente coerente'. "La cassa integrazione, ha spiegato, è arrivata anche lì. Non c'è lavoro sufficiente", e si chiede: "dove metto anche solo un assunto in più? Risponda la Fiom. Ma non accetto lezioni di democrazia".

Di poco fa invece la notizia che Marchionne ha acquistato una pagina de 'La Nazione' per pubblicare una lettera rivolta 'A tutti i cittadini di Firenze' in cui afferma di non aver mai offeso la città. "No ho mai espresso alcun giudizio su Firenze, scrive Marchionne, o sulle sue condizioni economiche. Non io, ma qualcuno dei presenti, cercando di spiegare l'argomento della conversazione agli stranieri, ha usato l'espressione 'pretty, old town'. Non ho mai definito il sindaco di Firenze come la brutta copia di qualcuno".
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