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Monti e l'obiettivo dello spread

Economia, Politica
Monti e l'obiettivo dello spread
(Teleborsa) - Scende la febbre da spread. Ieri, il differenziale tra il Bund tedesco e il BTP italiano è arrivato a quota 292 punti, registrando livelli che non si vedevano da marzo scorso. Stamane lo spread ritorna a quota 303 punti con il rendimento dei nostri Titoli decennali che si attesta al 4,43,% dopo che ieri, in concomitanza con la discesa dello spread il rendimento del BPT si è fermato al 4,38%.

Un bel successo se si pensa che circa ad una fa lo spread aveva sfiorato i 600 punti. L'atmosfera è più distesa in Europa. Dopo lo sblocco degli aiuti ad Atene e dopo l'ultimo via libera, arrivato ieri da parte dell' Eurogruppo, a sostegno del settore bancario spagnolo, anche in Italia si comincia a tirare il fiato. E anche se da più parti è stato più volte assicurato che l'Italia non ha bisogno del sostegno dell'Europa, il fatto che i finanziatori internazionali abbiano approvato gli aiuti ai Paesi periferici non fa che aumentare il ritorno degli investitori sui mercati. Una ventata di fiducia per l'Italia che comincia a raccogliere i risultati dell'austerity a cui è stata 'costretta'. A dimostrazione di questo i risultati delle ultime aste di titoli di stato tricolore che hanno visto domande sostenute un calo dei rendimenti.

Lo spread sotto i 300 punti è stato salutato come un successo anche da un felice Mario Monti che, ieri da Lione, ha espresso la sua soddisfazione per un risultato che però ancora non lo appaga visto che l'obiettivo per il Professore rimane quello dello spread a 287 punti base. Un numero non casuale ovviamente ma che come ha precisato il Premier rappresenta l'esatta "metà di quota 574 con cui abbiamo iniziato il nostro percorso" al Governo del Paese.
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