(Teleborsa) - Si impantanano a sorpresa le trattative al Congresso USA per evitare il 'fiscal cliff'.
Questa notte la Camera, che come noto è a maggioranza Repubblicana, ha cancellato il previsto voto sulla proposta di bilancio, il cosiddetto 'Piano B', approntata dal portavoce alla Camera John Boehner.
I deputati hanno motivato questo gesto con il fatto che mancava il quorum.
Si tratta di una mossa inattesa, visto che ieri mattina il leader della maggioranza alla Camera, Eric Cantor, aveva espresso fiducia sul successo del 'Plan B'. Invece, dopo una riunione a porte chiuse, il partito avverso a Obama ha fatto sapere del mancato via libera.
"La Camera non ha approvato le misure perché non aveva sufficiente supporto dai nostri colleghi", ha dichiarato Boehner. "Ora tocca al leader della maggioranza al Senato, Harry Reid, elaborare una legge che eviti il fiscal cliff", ha aggiunto senza mezze misure.
Il
'Piano B' prevedeva l'estensione degli sgravi fiscali voluti dall'Amministrazione Bush (quelli, cioè, che verranno meno in automatico a partire dal 1° gennaio del 2013) a tutti i redditi inferiori ad 1 milione di dollari. Obama avrebbe voluto invece detassare solo quelli al di sotto dei 400 mila dollari.
Era poi previsto il mantenimento delle stesse tasse sugli immobili previste dall'attuale legislazione e un prelievo fiscale del 15% sulle plusvalenze (il capital gain) e i dividendi derivanti da investimenti inferiori ad 1 milione di dollari. Il Piano estendeva poi alcune spese alle aziende di piccole dimensioni.
Boehner ha inoltre chiesto al Presidente di essere più incisivo per quanto riguarda i tagli alla spesa, soprattutto sociale.
In una nota emessa dopo il mancato voto, il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha precisato che Obama è ancora intenzionato ad evitare l'aumento tasse alle classi medio-basse.