(Teleborsa) - Si sono chiuse con il prossimo rinvio a giudizio di 17 persone, tra le quali il Governatore uscente della Lombardia Roberto Formigoni, le indagini della Procura di Milano sulla Fondazione Maugeri. Il Procuratore capo Edmondo Bruti Liberati ha infatti notificato l'avviso di conclusione delle indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio per 17 persone.
Oltre a Formigoni, figurano l'ex assessore alla Sanità della Lombardia Antonio Simone, il faccendiere Pierangelo Daccò, gli ex vertici della Fondazione Maugeri, il Direttore Generale dell'Assessorato alla Sanità, Carlo Lucchina, e Alberto Perego.
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, frode fiscale, riciclaggio e interposizione fittizia.
In estrema sintesi, per molti anni (dal 1997 al 2011, scrivono i pm) la Fondazione ha distratto sistematicamente ingenti somme di denaro, pari a 61 milioni di euro, per rigirarle ai pubblici ufficiali e ai loro intermediari in cambio di favori. Stesso schema d'azione ma minori importi sottratti per quanto riguarda il San Raffaele.
Formigoni, secondo da Procura milanese, è tra i promotori dell'associazione a delinquere. In cambio avrebbe ricevuto, negli anni, 8 milioni di utilità in viaggi di lusso, uso di yacht e un maxi sconto per l'acquisto di una villa in Sardegna.
Dura la reazione del Presidente uscente: "La tempistica della Procura è come sempre molto efficiente: che cosa non si fa per cercare di coprire lo scandalo MPS che rischia di travolgere la sinistra? Così in 24 ore si incriminano Scaroni e Orsi, si condanna Pollari, si continua a distruggere l'Ilva, si depositano gli atti per Formigoni", scrive Formigoni.
Ancora più plateali i commenti di
Silvio Berlusconi, che ha parlato di
"magistratura giacobina" che manda l'Italia "in malora". "E' saltato il normale rapporto tra i poteri dello Stato. La magistratura sta letteralmente mandando in malora l'Italia con Governo è paralizzato", ha affermato l'ex Premier durante un intervento a "Mattino 5", dicendosi molto perplesso per le ultime vicende su Pollari ("La sua condanna è allarmante: sancisce che l'Italia non possa avere un servizio segreto che difenda i nostri interessi nazionali", ha detto a proposito del Generale), Finmeccanica e Fitto.