(Teleborsa) - Papa Francesco ha toccato i temi dell'economia di mercato e della povertà in un discorso agli ambasciatori, denunciando le "ideologiche che promuovono l'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria".
Il denaro è diventato un "idolo" ha detto Papa Bergoglio, ricordando che esso deve servire, non governare. Poi, ha citato anche il problema della "tirannia invisibile, quasi virtuale" delle leggi di mercato.
Secondo il Santo Padre, l'umanità sta vivendo un momento di svolta della propria storia, "come un tornante", perché ha registrato progressi in molti settori quali la salute e l'educazione, ma continua a "vivere nella precarietà quotidiana". Un problema che è frutto del rapporto che c'è con il denaro.
La crisi finanziaria che stimano attraversando - sottolinea - ci fa dimenticare la sua origine, che ha natura antropologica e risiede nella negazione dell'uomo e nell'esaltazione del consumo. Una visione questa che ha come effetto l'abbandono della solidarietà e come naturale conseguenza l'arricchimento di una minoranza a scapito della maggioranza.
"Questo squilibrio deriva da ideologie che promuovono l'autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, negando così il diritto di controllo agli Stati, pur incaricati di provvedere al bene comune".