(Teleborsa) - Cesare Battisti potrebbe essere espulso dal Brasile.
La Corte Superiore di Giustizia carioca ha respinto il ricorso dell'ex terrorista contro una sentenza che lo condannava per l'uso di falsi timbri sul passaporto.
La legislazione brasiliana prevede l'espulsione per chi falsifica i documenti al fine di ottenere l'ingresso o il soggiorno nel Paese.
Il caso, spiega la stampa locale, sarà ora esaminato dal Ministro della Giustizia José Eduardo Cardozo, anche se la Suprema Corte ha affermato che non vi è dubbio sul fatto che Battisti abbia commesso il reato.
Condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi durante gli anni di piombo, Cesare Battisti è stato a lungo latitante in Francia prima di essere arrestato in Brasile nel 2007.
A dicembre del 2010 il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva annunciò il rifiuto di estradare in Italia l'ex terrorista. A giugno del 2011 la Corte costituzionale carioca negò definitivamente l'estradizione. Battisti dopo la sentenza fu scarcerato, ed è attualmente in libertà.