(Teleborsa) - Dopo quasi venti ore di intenso lavoro la Costa Concordia si è rimessa in piedi.
Con grande soddisfazione il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, insieme ai responsabili del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia, e per il consorzio Micoperi, Sergio Girotto, ha comunicato al mondo che le operazioni di parbuckling erano terminate. L'annuncio è stato accompagnato dal suono delle sirene delle imbarcazioni di appoggio.
"Meglio di così non poteva andare", ha commentato Porcellacchia mentre Maria Sargnetini, presidente dell'osservatorio, ha rassicurato sull'aspetto ambientale: "Non credo che sarà una bomba ecologica".
Le operazioni di rotazione si sono concluse verso le 4. Il prossimo passo è mettere la nave in sicurezza, così da permettere ai tecnici di entrarvi e iniziare i lavori. Poi sarà portata via dal Giglio ma non prima della primavera.
"Pochi paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme" ciò che serviva per "un'operazione di queste dimensioni", ha detto soddisfatto Nick Sloan, il direttore delle operazioni di rotazione della Concordia.
Verso il processo, Schettino si prepara. Nel giorno della "grande rotazione" l'ex comandante della Concordia, Francesco Schettino non ha rilasciato dichiarazioni ed è rimasto chiuso nella sua casa a Meta di Sorrento (Napoli) a studiare le carte del processo. Per lunedì 23 settembre, infatti, è fissata l'udienza dedicata alla discussione dei periti sulle nuove perizie richieste dalla difesa.