(Teleborsa) - E' stato fissato a 294 mila euro lordi il tetto per gli stipendi dei vertici di Anas, Rai e Ferrovie dello Stato, pari al trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione, che viene comunicato annualmente dai ministeri della Giustizia e della Pubblica amministrazione al dicastero di via XX Settembre.
Per le altre 18 società controllate dal Tesoro il limite è stato fissato all'80% e al 50% di quella cifra, a seconda del "valore della produzione", degli investimenti e del numero dei dipendenti "degli ultimi tre esercizi". Lo prevede lo schema di decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze trasmesso al Parlamento per i pareri delle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Il Mef ha spiegato di aver adottato "un criterio proporzionale", specificando che nei casi di cumuli di incarichi, "il limite retributivo fissato dal decreto si applica ai due compensi cumulati".
In prima fascia si trovano solo Anas, Ferrovie dello Stato e Rai mentre nella seconda fascia ci sarebbero Invitalia, Coni Servizi, Consip, Enav, Gse, Ipzs, Sogei e Sogin. Nella terza fascia risultano Consap, Eur, Arcus, Cinecittà Luce, Italia Lavoro, Ram, Sicot, Mefop, Sogesid, Studiare Sviluppo.