(Teleborsa) - Il maltempo che sta investendo l'Italia continua a produrre danni e disagi, spostandosi dal Nord al Centro. Le zone più colpite ieri erano la Liguria ed i collegamenti con la Sardegna, tanto che erano stati interrotti i collegamenti con la Sardegna.
Ora la perturbazione si sta spingendo più verso le zone adriatiche, a partire dal Friuli Venezia Giulia, dove sono rimaste particolarmente colpite le province di Udine e Pordenone, con l'interruzione delle linee elettriche causata dal forte vento, che viaggiava a 100 chilometri l'ora.
Non sono esenti le Marche, dove ci sono stati anche due morti nel fabrianese. Molte anche le persone evacuate a causa di esondazioni nel pesarese. Il porto di Ancora è rimasto paralizzato e sono state chiuse anche molte strade fra le Marche e l'Abruzzo. Chiuso il tratto della A14 da Pescara a Giulianova (Teramo).
Restano in panne ancora le zone più a Ovest, da Genova, che registra ancora gravi disagi presso porti ed aeroporti, a Fiumicino, dove la Protezione civile è dovuta intervenire per la caduta di alberi e rami caduti a causa del fortissimo vento.
Le condizioni meteo, secondo il Servizio di
XMeteo, resteranno critiche almeno fino alla giornata di domani. Un parziale miglioramento si registrerà a partire dalla giornata di giovedì.