(Teleborsa) - Quando Nokia decise di abbandonare il progetto MeeGo, sviluppato con Intel, per votarsi al sistema operativo Windows di Microsoft, alcuni suoi top executive non la presero bene. Da qui, l'idea di abbandonare il colosso di Espoo per creare
Jolla: in questo modo, avrebbero dato una nuova opportunità a MeeGo, provando l'ebbrezza di sfidare il gotha degli smartphone.
Dopo mesi di rumors e supposizioni, Jolla è diventata realtà. E' stato lanciato oggi su oltre 100 mercati l'omonimo smartphone che usa il sistema operativo SailFish (la nuova versione di MeeGo), anche se è compatibile con la maggior parte delle applicazioni della piattaforma Android di Google.
Per ora sono disponibili solo 450 pezzi, la maggior parte dei quali già venduta su pre-ordinazione.
Jolla ha un processore Snapdragon 400 dual-core da 1.4GHz e 1GB di memoria RAM più 1 GB di memoria espandibile. Il display da 4.5 pollici ha una risoluzione qHD da 960 x 540 pixel.
Al momento non è dato sapere quale sarà il destino di questa start-up che, secondo vecchi rumors, sarebbe nata grazie agli oltre 250 milioni di dollari di capitali generosamente offerti da un operatore mobile, un produttore di chip e un produttore di dispositivi, sulla quale identità viene però mantenuto un rigoroso riserbo.
Ad una prima analisi questa avventura potrebbe sembrare folle, visto che Jolla andrà a competere con titani del calibro di Apple e Samsung. Ma, paradossalmente, potrebbero essere proprio loro la fonte delle fortune della piccola realtà nordeuropea. Come spiegato con semplici parole dal CEO Jussi Hurmola al
Wall Street Journal circa un anno fa, "la battaglia legale sui brevetti tra Apple e i produttori di smartphone con sistema Android potrebbe spingere gli utenti verso altri prodotti. Il nostro software è ben coperto da brevetti e non ha copiato nessuno. Una grande opportunità per i produttori di apparecchiature high tech".