(Teleborsa) -
Si complica la situazione in Europa, con le principali borse del vecchio continente che hanno accelerato la discesa iniziale spingendosi sui livelli più bassi della giornata.
I mercati finanziari europei risentono del
calo dei futures sugli indici a stelle e strisce, per via di un possibile intervento da parte della Fed per ridurre gli stimoli all'economia. I recenti dati macro statunitensi, infatti, stanno evidenziando una ripresa dell'economia a stelle e strisce, anche se una conferma arriverà in settimana dal
PIL e dalle statistiche sul mercato del lavoro, settore che resta sempre indietro nel recupero.
Vuota, invece, l'agenda macroeconomica odierna.
In rialzo l'
euro a 1,3572 dollari mentre l'
oro vale 1.223 dollari USA per oncia.
Si riduce un po' lo
spread BTP-Bund a 233, con un calo di un punto rispetto alla chiusura di ieri.
Frecce rosse in Europa, con Francoforte che arretra dell'1,09%, Londra dello 0,84% mentre Parigi flette l'1,70%.
Giù anche Piazza Affari, penalizzata dalle dichiarazioni rilasciate dal commissario UE per gli Affari economici e finanziari,
Olli Rehn, il quale in un'intervista ha osservato che il deficit l'Italia è in linea con gli obiettivi del 3%, anche se di poco, ma che il rientro del debito procede troppo lentamente.
L'indice FTSE MIB registra una flessione dello 0,97% a 18.550 punti.
Sul listino milanese
pesante Telecom, dopo aver risposto alla Consob su Tim Brasil e Telecom Argentina. In particolare, Telecom Italia ha ribadito che Tim Brasil è strategica e che non sono in corso contatti con potenziali acquirenti.
Sbanda la Fiat all'indomani della pubblicazione delle immatricolazioni in Italia a novembre, che hanno evidenziato una quota di mercato in calo al 27,19%. Il Lingotto perde oltre il 12% a fronte del 4,5% del mercato.
In scia CNH Industrial.
Richiesta Autogrill: il presidente Gilberto Benetton ha dichiarato che la società può crescere ancora, sia per linee interne sia attraverso possibili aggregazioni con altri gruppi internazionali.
Su anche Ansaldo e Tod's, quest'ultima grazie all'avvio di copertura con rating outperform deciso da Credit Suisse.
Modesta la risalita di Atlantia, dopo il miglioramento del giudizio di JP Morgan a overweight dal precedente neutral, con il prezzo obiettivo a 19 euro da 15,30 euro.
Sul listino completo strappa Falck Renewables, dopo aver ceduto il 49% dei progetti eolici nel Regno Unito.
Depressa anche oggi Seat, dopo il crollo di ieri sul taglio e il ritiro dei rating deciso da Moody's.