(Teleborsa) - Piero Giarda stravince la battaglia per la conquista del Consiglio di Sorveglianza della Banca Popolare di Milano. La lista dell'ex Ministro dei Rapporti con il Parlamento appoggiata dai sindacati nazionali ha infatti ottenuto quasi 4 mila voti a favore sui 5.705 votanti e potrà dunque contare su 11 consiglieri.
Anche il suo principale sfidante, Piero Lonardi, appoggiato dai soci non dipendenti della BPM, avrà un posto nel Consiglio assieme ad altri tre compagni di lista.
Il neoeletto Presidente Giarda, attualmente docente presso l'Università Cattolica di Milano, ha promesso che la forma giuridica di banca cooperativa e l'autonomia societaria della Pop. Milano non sono in discussione, ma solo in presenza di redditività e solidità patrimoniale, definiti da Giarda "obiettivi di straordinaria importanza" in quanto "l'azienda sopravvive nella sua forma attuale se è in grado di remunerare il capitale che in essa è investito".
Il Presidente ha anche ribadito il suo sì alla ricapitalizzazione, anche se l'Assemblea di venerdì ha votato lo slittamento dei termini per l'aumento fino a 500 milioni chiesto da Bankitalia.
Quali i prossimi step? Innanzitutto una riunione del Consiglio di Sorveglianza, che potrebbe essere fissata anche prima della fine dell'anno. Poi, si procederà con la nomina del nuovo Consiglio di Gestione e relativo consigliere delegato. Per questi, però, si dovrà attendere il 2014.
Il mercato sembra aver accolto abbastanza tiepidamente le ultime novità in casa BPM. I titoli dell'Istituto stanno infatti viaggiando a Piazza Affari poco sopra la parità.