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L'UE ammonisce l'Italia per gli squilibri eccessivi

Economia
L'UE ammonisce l'Italia per gli squilibri eccessivi
(Teleborsa) - La Commissione Europea, dopo aver acceso i fari sugli squilibri economici dei 17 Stati membri europei, ha dedicato un approfondimento al tema Italia.

Nel rapporto sulla valutazione degli squilibri macroeconomici e sulle raccomandazioni per rimettere l'Europa sulla strada della crescita economica, Bruxelles ha spiegato che "l'Italia deve contrastare un debito pubblico molto elevato e una competitività esterna debole. Entrambi gli aspetti sono ascrivibili al protrarsi di una crescita deludente della produttività e richiedono un intervento urgente e risoluto per ridurre il rischio di effetti negativi per l'economia italiana e per la zona euro".
Gli "squilibri macroeconomici eccessivi" del Bel Paese richiedono uno "speciale monitoraggio" da parte dell'UE, si legge nel rapporto, poiché anche se nel 2013 "l'Italia ha fatto progressi verso il raggiungimento dell2obiettivo di medio termine", "l'aggiustamento strutturale per il 2014 appare insufficiente vista la necessità di ridurre il debito ad un passo adeguato".

Il commissario agli affari economici, Olli Rehn, ha invitato il nuovo Governo ad "affrontare gli squilibri che richiedono urgenti politiche e a fare le riforme per rafforzare crescita e occupazione".

Le dichiarazioni di Rehn sulla necessità che l'Italia avvii un ambizioso piano di riforme trovano "piena condivisione da parte del Governo, come risulta evidente dalle dichiarazioni programmatiche rese in Parlamento in occasione del dibattito sulla fiducia". Lo si legge in un comunicato del ministero dell'Economia, nel quale si aggiunge che "il programma di riforme dell'Esecutivo è in linea con le indicazioni emerse da questa analisi della Commissione. L'Esecutivo intende infatti dare una svolta al processo di riforma per rafforzare la competitività e garantire una crescita forte, sostenibile e ricca di posti di lavoro. Le riforme annunciate saranno tradotte operativamente in un cronoprogramma che sarà inserito nel prossimo Programma Nazionale di Riforma".
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