(Teleborsa) - Il 2014 inizia bene per la produzione industriale italiana, migliorata ad un ritmo addirittura superiore a quanto stimato dagli analisti.
Secondo quanto riportato dall'ISTAT, a gennaio l'indice destagionalizzato della produzione industriale è aumento dell'1% rispetto al mese precedente, a fronte del +0,4% indicato dal consensus.
Corretto per gli effetti di calendario, l'aumento in termini tendenziali è stato dell'1,4% e anche in questo caso il dato ha battuto le attese che erano per un peggioramento di oltre l'1%.
Nella media del trimestre novembre-gennaio l'indice aumenta dello 0,7% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Da rilevare, inoltre, la revisione al rialzo dei numeri di dicembre: l'output risulta infatti leggermente positivo (0,1%) su mese, invariato su anno. Nella lettura precedente si indicava invece un calo dello 0,9% in termini congiunturali, dello 0,7% in termini tendenziali.
Rispetto a gennaio del 2013, i settori caratterizzati da una crescita più marcata sono la fabbricazione di mezzi di trasporto, la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature.
Le diminuzioni tendenziali più ampie sono invece per l'attività estrattiva, la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria.
A livello di comparti, vivaci quelli dei beni intermedi, dei beni strumentali e, in misura meno rilevante, dei beni di consumo. Un calo marcato invece, segna il comparto dell'energia.