(Teleborsa) - Mossa a sorpresa della banca centrale cinese, che ha quasi liberalizzato lo yuan, raddoppiando il range di oscillazione della valuta. La People's Bank of China ha infatti alzato la banda di oscillazione del renminbi (lo yuan), portandola al 2% dal precedente 1%, a partire da questa mattina.
La mossa della banca centrale cinese era in parte attesa, giacché da giorni si parlava di interventi sul monetario della banca di Pechino per svalutare lo yuan, nel tentativo di frenare la speculazione e, dunque, l'eccessivo apprezzamento della propria moneta.
Il precedente ritocco alla banda di oscillazione (prima il cambio era quasi fisso) è avvenuto nel 2012, quando il range era stato elevato dallo 0,5% all'1%. Questa mossa, purtroppo, non aveva prodotto gli effetti sperati e lo yuan aveva continuato a galoppare sul dollaro, portandosi sui massimi dal 2005.
Ma perché un aumento della banda di oscillazione consente di svalutare la moneta? La ragione è da attribuire all'aumento del margine di rischio per gli operatori re, quindi, produce un raffreddamento della speculazione di breve.