(Teleborsa) - Astensionismo in crescita, ulteriore passo avanti della destra e dell'estrema destra anti-Europa.
Sono questi, in estrema sintesi, i principali risultati del
secondo turno delle elezioni amministrative in Francia che hanno confermato il
forte calo di appeal della sinistra socialista del Presidente Hollande, con possibili
ripercussioni sull'Esecutivo al poter.
Secondo gli exit poll, la destra avrebbe quasi il 46% dei voti, la sinistra il 40,5%, mentre l'estrema destra di Marine le Pen sarebbe salita a quasi il 7%.
Ma
a vincere su tutti è stato l'astensionismo: ha votato il 63,7% degli aventi diritto, contro il 65,2% del 2008. La
gauche di Hollande
perde 155 comuni, molti dei quali con oltre 100 mila abitanti, ma riesce a mantenere la leadership a
Parigi con
Anne Hidalgo, primo sindaco donna nella storia della Capitale.
Festeggia invece l'
Ump, il partito di destra guidato da Jean-Francois Copé che ha subito parlato di "grande onda blu", riferendosi al colore del suo schieramento.
Prosegue l'avanzata dell'estrema destra nazionalista ed anti euro di Marine Le Pen. Il
Front National fa suoi 13 comuni e promette risultati ancora più eclatanti alle
elezioni europee.
Immediate le
reazioni della sinistra socialista. Il Premier
Jean-Marc Ayrault, che secondo i ben informati sarà la prima vittima del turnaround ventilato dal ministro delegato all'Economia sociale,
Benoit Hamon, ha parlato di "sconfitta per il governo" e di "responsabilità collettiva".
Segolene Royal ha invece parlato di "punizione severissima". La dirigente socialista potrebbe entrare nel governo post-rimpasto.