(Teleborsa) - Potrebbero provenire dai pressi di Saturno e chiamarsi "enceladiani" gli extraterresti più vicini alla Terra. La
sonda Cassini creata dalla NASA, dall'Agenzia Spaziale Italiana e da quella europea, ha rilevato un oceano sotto i ghiacci del polo sud (a circa 40 Km d profondità) di
Encelado, una delle lune di Saturno. L'estensione della massa d'acqua è pari al secondo lago più grande della Terra.
Dal momento che l'oceano ha un
fondale roccioso, il contatto dell'acqua con i silicati potrebbe creare una condizione in più per reazioni chimiche potenzialmente favorevoli alla vita.
C'è molta Italia in questa scoperta, che si è guadagnata un posto anche sulla prestigiosa rivista
Science, perché oltre all'apporto tecnico dell'ASI è stata fatta dal
gruppo di Luciano Iess, dell'università Sapienza di Roma.
Da rilevare che
Encelado non è nuova alle sorprese: nel 2005 sempre Cassini aveva individuato sia un pennacchio ricco di acqua che una serie di geyser, a indicare che il pianeta è geologicamente attivo.
Encelado è una luna piccola: il suo diametro è di 500 km. Scoperto nel 1789 da William Herschel, è il sesto satellite naturale di Saturno in ordine di grandezza.
Saturno, invece, è il sesto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole.