(Teleborsa) - I conti di
Alcoa accontentano il mercato, che era molto scettico sui risultati trimestrali del colosso mondiale dell'alluminio, che rappresentano un indicatore dell'andamento del settore e dell'intera economia statunitense.
Pur essendo finiti in rosso, a causa di oneri, i risultati del primo trimestre sono stati accolti con moderato ottimismo dagli analisti. Alcoa archivia una
perdita di 178 milioni di dollari, dopo aver contabilizzato oneri da ristrutturazione per 255 milioni, relativi alla chiusura di alcuni impianti produttivi in Brasile ed in Australia. Una mossa che ha consentito di rettificare del 10% (circa 421 mila tonnellate) l'
eccesso di capacità produttiva.
Il risultato, che si traduce in una perdita per azione di 16 cents, si confronta con un utile di 149 milioni (11 cents) realizzato l'anno scorso. Le
attese degli analisti erano per un pareggio o un marginale utile con stime di EPS attorno ai 5 cents.
Le
vendite sono scivolate del 6,5$ a 5,5 miliardi, in linea con il consensus, perlopiù a causa del progressivo decremento dei prezzi della materia prima (il prezzo dell'alluminio è scivolato dell'8% nel primo trimestre).
Il produttore di allumino ha confermato un aumento della
domanda mondiale del metallo del 7% per il 2014, ma ha rivisto al rialzo le stime del settore dell'aerospazio, rialzando di un punto all'8-9% la stima di crescita di questo settore, in previsione di una maggiore domanda per aerei commerciali e jet regionali.
Il mercato alla fine ha accolto positivamente i risultati, cosicché il titolo
Alcoa ha fatto un balzo del 3% nella sessione serale della borsa americana.