(Teleborsa) - Si chiama
Near Field Communication (NFC), in italiano "comunicazione in prossimità", ed è una tecnologia che permette agli smartphone (o ad apparecchiature simili) che ne sono dotati di stabilire una comunicazione radio
peer-to-peer non appena si trovano entro un raggio molto circoscritto (pochi centimetri).
Per ora è sconosciuta ai più, ma presto la NFC potrebbe diventare la
forma di pagamento del futuro. Un futuro piuttosto prossimo, comunque, visto che molto società di tlc, in accordo con le banche, si sono già mosse in questa direzione.
Il principale vettore di questa innovazione è la
carta Sim, che deve essere di nuova generazione (4G) e dotata della suddetta tecnologia NFC.
Una volta equipaggiato di tutto punto, app che registra i dati della carta di credito compresa, lo smartphone diventa un vero e proprio portafoglio. Basterà infatti avvicinarlo al POS (che a sua volta dovrà essere adatto allo scopo) e il pagamento sarà fatto, con buona pace per le carte di credito e i contanti.
In Italia la pioniera di questa forma di
pagamento mobile è
Vodafone con il servizio Wallet che sarà lanciato a fine aprile in collaborazione con MasterCard e Carta Sì, che si avvalgono della piattaforma realizzata da Sia, la società che realizza e gestisce infrastrutture e servizi tecnologici dedicati a pagamento e transazioni.