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La BCE rimane pronta a sostenere l'economia

Economia
La BCE rimane pronta a sostenere l'economia
(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea è ancora pronta sostenere l'economia. Le rassicurazioni più volte ribadite da Mario Draghi, numero uno della BCE trovano conferma nell'ultimo bollettino dell'Eurotower di aprile dove si legge che la BCE rimane "determinata a mantenere una politica monetaria accomodante "e se necessario, ad "intervenire con prontezza.

Francoforte lascia intravedere che "un ulteriore allentamento della politica monetaria" non sia da escludere e ribadisce con fermezza che continua ad attendersi tassi di interesse di riferimento su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo".

Parlando di un tema scottante come quello della deflazione la BCE rassicura sul fatto che le prospettive di consumo non prevedono ne' una spirale deflazionistica ne' inflazionistica. L'Eurotower al riguardo rimane neutra dopo che oggi Jens Weidmann,, numero uno della Bundesbank ha affermato che i rischi di deflazione nell'Eurozona "sono limitati" e che vi sarà una lenta e graduale risalita dei prezzi.

La ripresa congiunturale, spiega Francoforte, è atto nell'Eurozona, anche se la strada della crescita rimane ancora piena di ostacoli a causa non solo dei " rischi per le prospettive economiche dell'area dell'euro che continuano a essere orientati al ribasso", ma anche a causa dei "rischi geopolitici che, potrebbero influenzare negativamente le condizioni economiche".

Infine non poteva mancare da parte della BCE un' esortazione ai governi dell'Eurozona che vengono invitati dall'Eurotower a non gettare al vento i progressi ottenuti nel consolidamento dei conti pubblici. Francoforte ribadisce la necessità di contenere i rapporti debito/PIL seguendo la linea del Patto di stabilità e crescita, sia attraverso le strategie di bilancio sia attraverso le riforme strutturali, volte a "realizzare riforme...finalizzate a incrementare la competitività, innalzare la crescita potenziale, creare opportunità di occupazione e rendere le economie dell'area più flessibili". A questo proposito la BCE ha fatto delle simulazioni, mostrando con i numeri mostrano come l'Italia sia il Paese dove la manovre correttive hanno impattato meno negativamente sia sul PIL nazionale e sia su quello dell'Eurozona.
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