(Teleborsa) - Il rallentamento dell'attività di trading e dei prestiti sui mutui mandano a tappeto gli utili di
JP Morgan, primo colosso della finanza statunitense ad aprile il libro conti in questa nuova stagione delle trimestrali.
La maggior banca in USA per asset ha chiuso il primo trimestre con utile netto di 5,27 miliardi di dollari, pari a 1,28 dollari ad azione, in discesa del 18,5% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e decisamente al di sotto delle attese degli analisti, che erano per un Eps (utile per azione) di 1,40 dollari.
Male anche i ricavi, scesi a 23,86 miliardi, a fronte del 24,5 miliardi del consensus.
Da rilevare che a febbraio JP Morgan aveva preannunciato un peggioramento del business, parlando però solo di un calo attorno al 15% dei ricavi da trading.
Questi dati sono una pessima notizia per gli investitori: essendo JP Morgan la prima banca a stelle e strisce, viene ritenuta un ottimo barometro dello stato di salute dell'intero settore creditizio. Immediata la reazione del mercato: i titolo del colosso bancario stanno già perdendo terreno del pre-Borsa USA.