(Teleborsa) - Avranno anche rischiato il "linciaggio" per mano dei Governi di Stati Uniti e Gran Bretagna, ma ne è valsa la pena: l'edizione statunitense del
Guardian e il
Washington Post hanno infatti ottenuto il
Premio Pulitzer per il pubblico servizio grazie agli scoop sul
Datagate, lo scandalo scoppiato lo scorso anno alle porte dell'estate che ha stravolto l'assetto della
National Security Agency statunitense.
Pubblicando i documenti sottratti dalla talpa del NSA,
Edward Snowden, le due testate hanno aperto un importante dibattito sui limiti della sorveglianza del governo USA, pur ricevendo da quest'ultimo pesanti critiche e la grave accusa di compromettere la sicurezza nazionale, spiega la giuria che assegna il prestigioso premio al giornalismo, alla letteratura e alla musica.
Per quanto riguarda le altre onorificenze di rilievo (ne vengono assegnate molte, da quella per l'editoriale a quella per il miglior articolo, passando per la migliore fotografia e il miglior report investigativo), il
Boston Globe si è aggiudicato il Pulitzer per il miglior servizio di
breaking news grazie alla copertura in tempo reale della tragedia della
bomba alla maratona di Boston esplosa giusto un anno fa (era il 16 aprile del 2013).