(Teleborsa) - Arriva il verdetto del Tribunale di Milano che, in relazione alla condanna per il caso Mediaset, ha confermato l'affido di Silvio Berlusconi ai servizi sociali. La richiesta era stata inoltrata proprio dai legali dell'ex Cavaliere, all'indomani della
condanna definitiva a 4 anni di carcere.
La pena, ridotta di tre anni grazie all'indulto, dovrebbe essere di un anno, o anche meno considerando il condono (poco più di dieci mesi)
Come
anticipato dalla stampa la scorsa settimana, il leader di Forza Italia dovrà scontare il suo servizio presso una struttura dedicata ai servizi sociali, ma il Tribunale ha deciso che si tratti di una struttura "istituzionale", scelta dai giudici, non il centro da costruire a Macherio dedicato ai disabili che Berlusconi aveva agognato.
Vi sono anche altre restrizioni che il leader di Forza Italia dovrà rispettare, come quella di rispettare scrupolosamente gli orari di entrata ed uscita da Villa San Martino ad Arcore, dove è la sua residenza. In compenso, i giudici hanno concesso a Berlusconi di poter andare da Milano a Roma, a suo piacimento, per quasi tutta la settimana, salvo fare ritorno in Lombardia entro le 23 del giovedì sera. Una "moderna cenerentola", che dovrà anche chiedere il permesso per recarsi in qualsiasi altro luogo salvo quelli prestabiliti.