(Teleborsa) - Parlare di tutela della privacy, oggi, sembra proprio un nonsenso, soprattutto se si passa in rassegna la storia dell'ultimo anno, dove troneggia lo
scandalo del Datagate, sollevato dallo 007 americano Edward Snowden. Ma anche senza arrivare a questi casi estremi, la
privacy è messa ogni giorno a repentaglio, da tutte le azioni quotidiane che le persone compiono, soprattutto sul web (Facebook, Twitter, invio email, conversazioni telefoniche tramite Voip ecc.).
Come rimediare? Lo strumento legislativo poco ha fatto per tutelare un diritto inviolabile della persona, ma soprattutto la disciplina della materia è piuttosto eterogenea.
Arriva la chiavetta proteggi dati, frutto di una brillante intuizione di una società svizzera di Chiasso, la
Quantec, che ha lanciato IndependenceKey, attualmente disponibile per la clientela business e dopo anche per i privati. A guardarla sembrerebbe una normalissima chiavetta USB per computer (stessa forma, stesse dimensioni), ma si tratta di un vero e proprio scudo per le intercettazioni di documenti, dati e informazioni di ogni genere.
IndependenceKey funziona con delle chiavi crittografiche che consentono di scegliere la tipologia di documenti da "nascondere "(.doc .pdf ecc.) e gli utenti cui è consentito l'accesso ai dati. Dopodiché si potrà lavorare direttamente sul documento crittografato senza possibilità che qualcuno possa vederlo. La chiavetta in questione, poi, non opera solo sui file di dati, ma copre anche le telefonate via Skype e similari, garantendo un vero e proprio scudo anti-intercettazioni.
In futuro arriverà anche la versione con batteria e wi-fi, per includere il vasto mondo di
smartphone e tablet, garantendo anche la sicurezza ai milioni di informazioni che ogni giorni le persone scambiano sui dispositivi per la mobilità.