(Teleborsa) - Cosa se ne fa
Facebook di due applicazioni di messaggistica istantanea? E' quello che si sono chiesti in molti dopo che il social network più famoso del mondo, pur fresco della
maxi acquisizione di WhatsApp, ha deciso di puntare più forte su
Messenger.
Nato dalle menti degli sviluppatori di Menlo Park, Messenger era inizialmente un servizio di messaggistica "stand alone" che viaggiava in parallelo con quello utilizzato dagli utenti Facebook sul proprio account. Va da sé che era piuttosto snobbato.
Ora che Messanger è anche Mobile, il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha deciso di sdoganarlo in grande stile su smartphone & co. che, a suo dire, sono il vero piatto ricco del social network.
Ecco spiegato perché agli utenti che vogliono inviare messaggi dall'account Facebook mentre navigano sul cellulare compare un
invito a scaricare l'app Messenger con la promessa di fruire di un servizio molto più veloce. I primi Paesi in cui è avvenuto lo
switch sono Gran Bretagna, Francia e Scandinavia. A poco a poco il cambiamento si è esteso e probabilmente quanto prima arriverà anche negli Stati Uniti.
E qui torna il dubbio amletico:
perché Facebook ha speso 19 miliardi di dollari per poi puntare su Messenger? La risposta, seppure sibillina, è stata fornita dallo stesso
Zuckerberg in una intervista al
New York Times. "Si tratta di due cose molto diverse. Messenger è più adatto per chattare con gli amici, mentre WhatsApp sostituisce gli sms", ha spiegato l'ex
enfant prodige, aggiungendo che il mondo dei messaggi è più grande di quanto stimato e che dunque c'è spazio per tutti.