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McDonald's di nuovo tradita in patria

Economia
McDonald's di nuovo tradita in patria
(Teleborsa) - Gli Stati uniti continuano a snobbare uno dei portabandiera dell'American way of life moderno: McDonalds.

La conferma arriva dall'ennesima performance opaca del gigante dei fast food, oggi all'appuntamento con il bilancio. Il primo trimestre si è chiuso infatti con un utile netto di 1,2 miliardi di dollari, o 1,21 dollari ad azione, in lieve calo rispetto agli 1,27 miliardi (1,26 dollari ad azione) dello stesso periodo di un anno prima e al di sotto delle attese degli analisti che erano per un utile per azione di 1,24 dollari.

Deludente anche il fatturato, salito leggermente da 6,61 a 6,70 miliardi di dollari (6,71 miliardi il consensus). La società ha spiegato che questa frenata è dovuta soprattutto al beneficio fiscale di cui aveva goduto un anno prima e alle avverse condizioni atmosferiche, salvo poi aggiungere che un po' di colpa va anche alle sfide legate alle attuali dinamiche di mercato.

Soprattutto di quello statunitense, dove le vendite sono scese dell'1,7% a conferma di come la clientela USA non sia più McDonald's dipendente come in passato.

Il Chief Executive Office del Gruppo, Don Thompson, ha promesso che McDonald's si focalizzerà innanzitutto sulla ri-conquista dei mercati chiave, ossia Stati Uniti, Germania, Australia e Giappone.

Come? Con una più ampia offerta di menu. Se questo basterà lo decreteranno i prossimi bilanci. Per ora Thompson prevede, relativamente al solo mese di aprile, un leggero aumento delle vendite.
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