(Teleborsa) - Dopo un mese di attesa frenetica è arrivata a destinazione la
lettera di Etihad contenente le condizioni per portare avanti la
trattativa con Alitalia.
A darne annuncio ieri nel tardo pomeriggio è stato il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. "Cinque minuti fa l'Amministratore Delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio mi ha comunicato che Etihad ha mandato la lettera ad Alitalia in cui ha risposto alle osservazioni", ha detto, aggiungendo il manager presenterà presto agli azionisti e al governo lo stato della trattativa che sta avanzando.
Bocche cucite sul
contenuto della missiva che, a quanto si apprende, ribadirebbe le condizioni per proseguire nella trattativa che è tutt'altro che giunta alle fasi finali.
Sembra che la compagnia aerea di Abu Dhabi sia disposta a mettere sul piatto 560 milioni di euro e che abbia chiesto ad Alitalia, tra le altre cose, l'azzeramento totale del debito, la risoluzione della questione esuberi, che ammonterebbero a circa 2.000 unità e riguarderebbero soprattutto il personale di terra, la risoluzione dei contenzioni pregressi, l'alta velocità in alcuni aeroporti, in particolare Fiumicino, e la liberalizzazione di Linate.
Intanto ieri, secondo quanto emerso al termine dell'
incontro tra sindacati e vertici di Alitalia, la compagnia di bandiera italiana si sarebbe impegnata a
tagliare costi per 400 milioni di euro al netto degli interventi sul costo del lavoro. Si tratta di una cifra superiore ai 300 milioni annunciati a luglio in occasione del Piano.
Il vettore avrebbe detto alle parti sociali che ad oggi sono stati già risparmiati 290 milioni e che i
tagli al costo del lavoro resterebbero invariati a 128 milioni di euro.
Alitalia ha chiesto ancora "fortissimi risparmi" proprio sul lavoro per 48 milioni di euro. Secondo rumors di stampa, verrebbero reperiti attraverso il blocco delle indennità e la riduzioni degli stipendi oltre 40 mila euro.