(Teleborsa) - A 88 anni,dopo una lunga malattia, è morto Emilio Riva, ultimo grande vecchio della siderurgia italiana. Si chiude qui, probabilmente, l’epoca economica dell’industria pesante italiana, mai più rivitalizzata dopo i disastri dei primi anni '90 e dalle cui ceneri, quelle del rottame Italsider, proprio Riva seppe cogliere la sua più grande opportunità, cioè quella di riproporre la siderurgia italiana, insieme ai "baroni" Falck e Orlando, sullo scenario internazionale.
Il sole tramonta quindi definitivamente sulle velleità di ripresa della grande manifattura industriale, troppo insidiata dall’attuale rimappatura dell’economia mondiale, che aveva trasformato il nostro Paese, da prevalentemente agricolo dal secondo dopo guerra, ad efficiente soggetto industriale post anni 60.
Improntate alla felicità per la morte e al disprezzo per la persona, le prime reazioni dell’opinione pubblica alla notizia della scomparsa di Riva, per il quale, forse,
è ancora vivo il ricordo per la vicenda del disastro ambientale a Taranto, per il quale l’ILVA sta ancora affrontando seri guai giudiziari.