(Teleborsa) - Approvato dalla Corte dei Conti il piano ambientale dell'Ilva, dopo la grave crisi dello stabilimento tarantino, più volte accusato di disastro ambientale e danni alla salute dei cittadini. Ad annunciare l'approvazione, avvenuta il 2 maggio scorso, sono stati il sub commissario Edo Ronchi ed il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, il quale ha ricordato che il piano consentirà di "guardare con maggiore fiducia al futuro" di Taranto e dei suoi cittadini e di chi vi lavora.
L'approvazione del piano ambientale era requisito indispensabile per l'attuazione delle misure di risanamento, anche alla luce delle
sollecitazioni arrivate di recente da Bruxelles.
Con il via libera al piano ambientale, il commissario straordinario Enrico Bondi potrà ora alzare il velo sul piano industriale dello stabilimento siderurgico tarantino, che richiederà un sostanzioso aumento di capitale, a partire dalle proprietà della famiglia Riva, per finanziare i lavori di risanamento ambientale e nuovi investimenti, miranti al rilancio della maggiore realtà produttiva italiana nel settore siderurgico.
Il peggio però non è ancora passato per l'Ilva, mentre scatta da oggi il primo scaglione di un'ora di solidarietà al giorno, mediante ammortizzatori sociali, che colpirà 2.500 lavoratori. L'altro scaglione di 2.500 unità scatterà a giugno. Previsto anche l'azzeramento totale degli straordinari.
Il fine ultimo è quello di riequilibrare il grave squilibrio di cassa della società, che potrebbe anche far slittare il pagamento degli stipendi di aprile.