(Teleborsa) - Dopo 10 anni di negoziazioni e l'inattesa
fumata nera di ieri sera, Russia e Cina hanno raggiunto lo storico
accordo sulla fornitura di gas, primo passo verso il sogno di Putin di
de-dollarizzare il mondo.
Mosca si impegna a fornire gas alla Cina attraverso un
nuovo gasdotto. Dal canto suo Gazprom, il colosso energetico russo in mano allo Stato (che fornirà materialmente il gas) potrà iniziare a sfruttare al meglio i giacimenti monstre che si trovano nella Siberia orientale, cosa che non aveva potuto fare in precedenza per l'enorme distanza tra i siti e l'Europa, fino ad oggi principale acquirente del gas russo.
Con questo accordo, firmato durante la due giorni di visite in Cina del Presidente
Vladimir Putin, la Russia si impegna a fornire al Dragone
38 miliardi di metri cubi di gas all'anno per i prossimi trent'anni.
Si tratta di una
importante svolta per l'economia russa, soprattutto ora che le
tensioni con l'Ucraina hanno deteriorato i rapporti con l'Unione Europea e gli Stati Uniti.
Bocche cucite sull'
importo del deal. Fonti non ufficiali parlano di
400 miliardi di dollari.